Sovraccarico progressivo
Qualche settimana fa sulla mia pagina instagram ho pubblicato un post in cui parlavo dell’importanza del sovraccarico progressivo nell’allenamento.
Questo ci permetterà di ottenere sempre nuovi stimoli necessari per indurre degli adattamenti positivi sul nostro fisico.
Di seguito il link che riporta al post:
https://www.instagram.com/p/CpepUJXImiK/?igshid=ZWIzMWE5ZmU3Zg==
SOVRACCARICO PROGRESSIVO E MODI PER OTTENERLO
Esistono diversi modi per ottenere il sovraccarico progressivo con l’obiettivo di imporre stress sempre più grandi al nostro corpo.
Come possiamo ottenere un sovraccarico progressivo?
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Aumentare il carico, i kg che andremo a sollevare
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Aumentare le ripetizioni mantenendo il carico costante
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Aumentare il numero di serie
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Aumentare la durata delle ripetizioni quindi cambiando la cadenza di esecuzione
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Migliorare la tecnica di esecuzione in modo da rendere l’esercizio molto più efficace
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Rendere il nostro allenamento più denso andando a variare i tempi di recupero o introducendo dei Jump set.
Attenzione!!!! Il sovraccarico deve essere opportunamente calcolato al fine di evitare il sovrallenamento e gli infortuni.
SOVRACCARICO PROGRESSIVO E TECNICA DI ESECUZIONE
Volevo dedicare due parole in più alla tecnica di esecuzione perchè è molto importante mantenere sempre un’esecuzione corretta di ogni esercizio.
Nelle palestre è frequente osservare persone che pur di aumentare il carico modificano la tecnica o eseguono l’esercizio con un arco di movimento ridotto.
L’aumento dei kg sul bilanciere portarà effettivamente a un sovraccarico progressivo spolo se la forma e l’esecuzione verranno mantenuti costanti.
Per ulteriori informazioni mi puoi scrivere direttamente all’indirizzo email: graziano.noviello@gmail.com
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Allenamento e programmazione
Tempo fa sulla pagina facebook di ACSI è stata pubblicata una mia tesi incentrata sulla ripresa dell’allenamento dopo una fase di stop e sulla sua programmazione.
Da quella tesi riporto qui una parte per trattare un argomento molto importante: la programmazione dell’allenamento.
MODALITA’ DI ADATTAMENTO
Il nostro corpo si adatta all’allenamento secondo diverse modalità:
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Adattamento anatomico in cui ossa e tendine diventano più forti
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Adattamento del sistema nervoso migliora la capacità del nostro corpo di reclutare e attivare fibre muscolare
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Adattamento delle coordinazione neuro-muscolare migliorano gli schemi motori e le nostre abilità
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Adattamento muscolare, ipertrofia
Ovviamente questi adattamenti positivi avvengono se gli allenamenti e la programmazione sono ben strutturati altrimenti andremo incontro a un peggioramento delle nostre condizioni fisiche.
PROGRAMMAZIONE
Sulla base di quanto detto riguardo le modalità di adattamento la programmazione dell’allenamento trae beneficio da un approccio periodizzato al fine di ottimizzare una particolare componente del fitness.
La programmazione è un modo di organizzare l’allenamento in fasi secondo una precisa strategia per ottenere un miglioramento verso l’obiettivo generale senza stalli e regressioni.
Implica la manipolazione di una vasta gamma di variabili(volume, intensità, frequenza, tempi di recupero, scelta degli esercizi…).
La programmazione si organizza in macrociclo, mesociclo, microciclo e unità allenante.
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Macrociclo costituisce il progetto globale, può durare da diversi mesi a un anno.
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Mesociclo è un periodo del macrociclo con un particolare obiettivo come fosse il tassello di un puzzle.
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Microciclo rappresenta il cuore della programmazione di durata variabile da 2 a 10 giorni ed è composto da una serie di unità di allenamento.
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Unità di allenamento è costituita dalla singola seduta.
Sindrome da adattamento generale (GAS)
Diversi aspetti del GAS forniscono le basi per la periodizzazione:
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Uno stimolo di allenamento deve essere abbastanza grande da spingere il nostro corpo a uscire dall’omeostasi e entrare nella fase di “resistenza” ma uno stimolo di allenamento troppo grande o mantenuto troppo a lungo può portare all’esaurimento. Pertanto, gli stimoli dell’allenamento devono essere modificati o ciclizzati periodicamente.
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Poiché la capacità di adattamento è limitata, ogni fase dell’allenamento dovrebbe essere dedicata solo a una una singola caratteristica fisica o a una gamma ristretta di caratteristiche. Allenare troppe qualità fisiche aumenterà il rischio di esaurimento.
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Il carico di allenamento può progredire nel tempo, poiché la precedente esposizione a un fattore di stress ci può rendere più adattati e in grado di sopportare uno stress maggiore.
Un programma di allenamento dopo una fase di stop sarà organizzata in modo tale da prevedere un mesociclo iniziale di adattamento seguito da una serie di mesocicli di quantità e intensità tali da fornire carichi di lavoro progressivamente crescenti.
Senza trascurare di inserire microcicli di scarico necessari per recuperare.
PERSONALIZZAZIONE
Per concludere volevo riportare l’importanza di personalizzare l’allenamento sulle capacità, le caratteristiche fisiche e gli obiettivi della persona.
NON esiste il miglior allenamento in senso ASSOLUTO, non esiste un allenamento perfetto ma esiste un programma migliore per un determinato individuo.
Ho volutamente accennato senza approfondire alcuni argomenti come le diverse tipologie di adattamento e il GAS.
Potrebbe esser argomento dei prossimi articoli oppure per chi volesse avere maggiori informazioni mi può scrivere direttamente all’indirizzo email: graziano.noviello@gmail.com
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Allenamento ottimale e adattamento
Per allenamento ottimale si intende quella pratica che ha come scopo indurre adattamenti biologici tali da permettere un miglioramento delle qualità specifiche.
Adattamento
L’adattamento è una proprietà dell’uomo che gli permette di adattarsi a stimoli e l’allenamento è proprio uno di questi stimoli che viene dato all’organismo per indurre adattamenti specifichi.
L’obiettivo di un allenamento ottimale è, ovviamente, indurre adattamenti nell’organismo tali da renderlo più efficiente nella pratica sportiva.
Al fine di progredire e permettere al corpo di adattarsi agli stimoli allenanti diventa necessario programmare con attenzione l’allenamento sulle basi della condizione fisica e delle capacità del soggetto.
Un allenamento troppo poco intenso non sarà sufficiente per stimolare una risposta ma una stimolo eccessivo porterà all’esaurimento.
Esistono diverse modalità di adattamento ma qui vorrei affrontare solo una di queste e precisamente l’adattamento anatomico che troppo spesso non viene considerato nelle palestre.
Adattamento anatomico
In questa fase l’allenamento dovrà esser strutturato per preparare il nostro corpo a sostenere le fasi successive caratterizzate da intensità e volumi maggiori.
L’allenamento dovrà fornire degli stimoli di intensità opportuna per migliorare la densità ossea, non sovraccaricare le articolazioni e permettere ai tendini di adattarsi ai sovraccarichi.
I tendini, data la loro funzione di resistenza alla trazione paragonabile a quella di una corda, hanno bisogno di maggior tempo rispetto ai muscoli per adattarsi ai carichi.
Molte volte quando ci sentiamo abbastanza forti per aumentare i carichi in realtà i nostri tendini non lo sono e questo ci può esporre a rischio di infortuni.
Quindi l’idea di entrare in palestra e spingere quanto più possiamo è un errore e al contrario gestire bene questa fase dell’adattamento sarà importante per evitare infortuni e per migliorare le nostre prestazioni successivamente.
Avere pazienza e allenarsi bene porteranno sempre risultati.
Se trovi l’argomento interessante approfondire il discorso su come creare un allenamento ottimale puoi contattarmi all’indirizzo email graziano.noviello@gmail.com o al numero 3477632364
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Ipertrofia muscolare
Parliamo di ipertrofia perchè sempre più spesso mi contattano ragazzi tramite i miei canali social (Instagram, Telegram o Facebook) o direttamente nel mio studio chiedendomi dei consigli su come far crescere i muscoli.
ERRORI COMUNI
La maggior parte di coloro che mi contattano non capiscono come mai i muscoli non crescano nonostante mangino grosse quantità di proteine e si allenino allo sfinimento anche tutti i giorni, sollevando pesi come dannati.
Ecco molto difficilmente i muscoli cresceranno in questa maniera.
Ma allora come facciamo a diventare più grossi?
IPERTROFIA
L’ipertrofia è uno dei segnali più evidenti di adattamento del muscolo all’allenamento; la risposta al carico provoca la crescita muscolare.
Gli stimoli che determinano la crescita dei nostri muscoli sono:
- tensione meccanica
- fatica metabolica
- danno muscolare
Ovviamente a questi stimoli dovrete associare una corretta alimentazione.
IPERTROFIA E ALLENAMENTO
Un programma di allenamento deve esser ben strutturato in modo tale da includere gli stimoli appena elencati coi giusti equilibri manipolando nella corretta maniera ripetizioni, serie e tempo di recupero.
Il volume di allenamento e la frequenza dovranno esser quelli adatti a voi e ai vostri livelli di fitness.
Se questi aspetti non sono ben bilanciati sicuramente non avrete mai una giusta risposta ipertrofica.
Tirare pesi come dannati o allenarvi tutti i giorni non vi porterà a nulla.
IPERTROFIA E BILANCIO ENERGETICO
Se volete crescere dovete mangiare.
In accordo con la prima legge della termodinamica, l’energia non può esser ne creata ne distrutta, dovete assumere più calorie di quelle che consumate.
Ognuno di noi ha un quantitativo calorico di mantenimento che permette di mantenere il peso e se vogliamo aumentare dobbiamo introdurre più calorie (surplus calorico); l’energia in eccesso sarà accumulata sotto forma di massa corporea.
Se la massa corporea aggiunta sarà composta da muscoli o grasso dipenderà dal nostro allenamento e dalla corretta ripartizione dei macronutrienti.
SURPLUS CALORICO
Essere in surplus calorico non vuol dire mangiare quante più calorie possibile come spesso si vede fare ma il surplus deve esser opportunamente calcolato per evitare di accumulare massa grassa.
Inoltre non è che se mangiate molto di più guadagnerete più muscoli ma semplicemente ingrasserete di più rendendo più difficile la fase di definizione e rischiando di perdere quella massa muscolare guadagnata.
Le classiche fasi di massa tipiche della vecchia scuola non vanno bene per un soggetto NATURAL.
IPERTROFIA: DEVO MANGIARE TANTE PROTEINE?
Assolutamente no!!!! Le proteine sono importanti ma non vuol dire che dovete sfondarvi di protine.
Dovete rispettare i giusti fabbisogni in relazione alla vostra massa magra e a quel punto le calorie rimanenti dovrete dividerle fra carboidrati e grassi nel rapporto più opportuno in base alle vostre esigenze e al tipo di mantenimento.
RICAPITOLIAMO
- Allenamento ben strutturato con le giuste frequenze e il giusto volume
- Allenamento che includa giusti stimoli (tensione meccanica, fatica metabolica, danno muscolare) e coi giusti equilibri
- Surplus calorico opportuno dopo aver calcolato il vostro mantenimento
- Corretta ripartizione dei macronutrienti.
E PER CONCLUDERE IMPEGNO E COSTANZA
Se non considerate questi punti difficilmente riuscirete a raggiungere i vostri obiettivi e come potete vedere il discorso è abbastanza complesso e articolato.
Per questo il consiglio è comunque di affidarsi a un Trainer esperto, il fai da te vi porterà a perdere tempo ottenendo pochissimi risultati.
Per avere maggiori informazioni potete contattarmi all’indirizzo email graziano.noviello@gmail.com o al numero 3477632364
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Lo sviluppo muscolare
Lo sviluppo muscolare è uno degli addattamenti del nostro corpo all’allenamento.
L’attività fisica fornisce quegli stimoli, quegli stress a cui il corpo reagisce adattandosi in modo da poter esser preparato ad affrontare quegli stimoli quando si ripresenteranno.
Questo adattamento continua fino a quando sono applicati questyi stimoli per sovraccaricare i muscoli.
Se smettiamo di allenarci il corpo tende a ritornare alla condizione di partenza perchè elimina ciò che non serve.
ADATTAMENTO
Ma cosa vuol dire che il corpo si adatta a uno stimolo?
Il corpo tende a mantenere una condizione costante fino a quando non sopraggiunge uno stimolo, uno stress che lo induce a produrre una risposta adattativa.
Quando sopraggiunge uno stimolo il corpo reagisce, e con l’esposizione ripetuta a questo agente stressante entra in una fase di resistenza che lo porta a supercompensare per gestire tale stress.
Se però lo stress persiste per un tempo eccessivo, e il corpo non riesce più adattarsi entra nella fase di esaurimento.
ALLENAMENTO
Il nostro fisico reagisce all’allenamento allo stesso modo quindi, l’allenamento produce degli adattamenti muscolari per renderlo più forte.
Da quanto detto si comprende quanto sia importante gestire le variabili dell’allenamento come intensità, volume, frequenza per ottimizzare gli adattamenti prevenendo il sovrallenamento.
Ecco perche diventa importante avere un allenamento personalizzato sui nostri obiettivi e sulle nostre capacità e al tempo stesso avere una corretta programmazione a lunga scadenza.
Per chi volesse maggiori informazioni riguardo questo argomento mi può contattare e sarò ben felice di spiegare con maggior precisione.
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Alimentazione per l’Ipertrofia
Nell’ultimo articolo parlavo di come allenarsi per ottenere i migliori risultati in termini di ipertrofia.
Oggi vediamo alcune indicazioni riguardo l’alimentazione.
IPERTROFIA
Ritorniamo un attimo sul concetto di ipertrofia.
L’ipertrofia è il segno più evidente di adattamento all’allenamento ed è l’aumento di dimensioni del muscolo.
L’alimentazione deve fornire i nutrienti necessari per favorire la sintesi delle strutture all’interno della cellula muscolare.
ALIMENTAZIONE
Il primo aspetto da considerare per massimizzare l’aumento muscolare è un bilancio energetico positivo; dobbiamo introdurre più di quanto consumiamo ma senza esagerare.
Un consumo energetico eccessivo è dannoso per gli aumenti di massa muscolare.
La dieta dovrebbe esser
- Adeguataalle richieste energetiche.
- Variain modo da fornire non solo i macronutrienti ma anche vitamine, minerali e fibre
- Equilibratae ben distribuita nei vari pasti giornalieri.
Una volta calcolato l’introito calorico necessario per favorire l’ipertrofia possiamo passare a calcolare i macronutrienti di cui abbiamo bisogno (proteine, carboidrati, grassi).
PROTEINE
Non dobbiamo consumare grossi quantitativi proteici come spesso osservo, ma un quantitativo adatto alle nostre esigenze.
Indicativamente dovrebbe essere consumate fra 1.5gr/kg – 1.7gr/kg totali considerato anche le proteine che arrivano da alimenti di origine vegetale.
Per quanto riguarda la mia dieta, essendo in surplus calorico, il quantitativo di proteine di origine animale che introduco è davvero ridotto perchè raggiungo la quota necessaria già con cereali e verdure.
CARBOIDRATI
Oltre le proteine dobbiamo calcolare quanti carboidrati dobbiamo effettivamente consumare per migliorare le prestazioni e favorire la crescita muscolare.
I carboidrati dovrebbero essere almeno 3gr/kg al giorno ma assunzioni maggiori possono dare effetti superiori ma questo potrebbe esser specifico solo per alcuni individui o in seguito a un percorso che abbia permesso di fare un buon reset metabolico.
GRASSI
I grassi dovrebbero andare a completare il bilancio dei nutrienti e sono nutrienti essenziali perchè svolgono un ruolo fondamentale in molte funzioni corporee fra cui, favorire l’assorbimento delle vitamine, facilitare la produzione di ormoni e ovviamente fornire energia.
Bisognerebbe cercare di ottenere la maggioranza di grassi da fonti insature.
UN ERRORE COMUNE
Troppo spesso vedo ricercare dei dettagli senza prima mettere a punto la propria alimentazione.
Facciamo due esempi:
- Sento parlare di cosa sarebbe meglio come post workout senza avere un piano ben strutturato;
- Sento parlare di integratori da persone che si alimentano malissimo.
Piccola precisazione sugli integratori: se la vostra dieta è perfetta, se il vostro allenamento è perfetta avete già il 99% e gli integratori vi daranno l’1% in più.
Per chi volesse maggiori informazioni riguardo questo argomento mi può contattare e sarò ben felice di spiegare con maggior precisione.
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